Con l'obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza dei consumatori, il panorama regolatorio globale sta assistendo ad un crescente controllo normativo sull'uso e la presenza di PFAS nei prodotti di consumo. Aziende, brand ad importatori sono chiamati a dimostrare la conformità dei propri prodotti alle diverse regolamentazioni vigenti.

I PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) sono sostanze chimiche sintetiche utilizzate in prodotti industriali e di consumo in tutto il mondo a partire dal secolo scorso, con i primi sviluppi ed applicazioni della chimica ai prodotti di consumo.
Grazie alle loro interessanti proprietà tecniche - che determinano resistenza al calore, all'olio, al grasso e all'acqua - sono utilizzate come applicazioni funzionali per prodotti come pentole antiaderenti, tessuti trattati per resistere all'umidità ed all’acqua, tessuti antimacchia, cosmetici, schiume antincendio e un'ampia varietà di prodotti che resistono all'acqua e all'olio e si possono trovare inaspettatamente nei prodotti di consumo.

Poiché non si degradano facilmente, sono anche chiamati "Forever Chemicals" e le loro emissioni rilasciano contaminanti nell'ambiente, che tendono ad accumularsi. L'esposizione ad alcuni PFAS nell'ambiente può essere collegata a effetti nocivi sulla salute di uomini e animali. Le ricerche condotte sull'uomo suggeriscono che livelli elevati di alcuni PFAS possono portare a diversi problemi di salute, tra cui l'aumento del rischio di cancro, l'alterazione degli ormoni, la soppressione immunitaria e le difficoltà riproduttive. Alcuni studi hanno dimostrato che i PFAS possono essere presenti nel latte materno umano e passare al neonato durante l'allattamento.

Nei PFAS rientrano migliaia di sostanze chimiche, i loro sali e sostanze correlate, tra cui l'acido perfluoroottanoico (PFOA) e l'acido perfluoroottano sulfonico (PFOS). 

A livello globale, diversi paesi hanno adottato misure normative per limitare la produzione, l’immissione sul mercato ed uso di prodotti contenenti PFAS.

Unione Europea
L'Unione Europea sta adottando un approccio globale per regolamentare i PFAS nell'ambito del regolamento REACH, che mira a proteggere la salute umana e l'ambiente dai rischi posti dalle sostanze chimiche. La valutazione normativa è ancor in corso da parte dell’ECHA (European Chemicals Agency), ma alcune sostanze come ad esempio i PFOA e gli acidi carbossilici perfluorurati (C9-14 PFCA) sono state introdotte nell'elenco REACH delle sostanze estremamente problematiche (SVHC e allegato XVII) ed i PFHxS nell’Allegato I del regolamento 2019/1021 UE relativo agli inquinanti organici persistenti (Regolamento POP).
Diversi altri PFAS sono in lista per essere valutati, con l'obiettivo di investigare e chiarire le preoccupazioni iniziali riguardo al potenziale rischio per la salute umana e per l'ambiente derivante dalla produzione o dall'uso di queste sostanze

USA e Canada
Negli Stati Uniti, diversi Stati, tra cui California, Connecticut, Maine, Minnesota, New York, Vermont e Washington, hanno approvato proposte di legge per limitare un'intera classe di sostanze chimiche PFAS nei prodotti di consumo. L'ambito di applicazione di ciascuna legge varia e riguarda tappeti e moquette, cosmetici, schiume antincendio, materiali e articoli a contatto con gli alimenti, pentole antiaderenti, sciolina e mobili imbottiti. La California è il primo Stato a vietare l'uso dei PFAS sui prodotti di abbigliamento e tessili a partire dal gennaio 2025 (California AB 1817).

Il Canada ha proibito i PFOS ai sensi del Prohibition of Certain Toxic Substances Regulation del 2012 e sono previste future limitazionidei PFAs sugli articoli.

Giappone
La Prohibition of Certain Toxic Substances Regulations ha vietato i PFOA e i suoi sali, i PFHxS, i suoi sali e i loro isomeri in alcuni prodotti tessili resistenti all'acqua e all'olio.

Australia
L'Australia limiterà il PFOA, i composti correlati al PFOA, il PFOS ed, i composti correlati al PFOS, i PFHxS e composti correlati a PFHxS a decorrere dal 1° luglio 2025.

In questo scenario normativo in continuo cambiamento ma diretto verso un’eliminazione dei PFAS, è fondamentale che le aziende, brand ed importatori, verifichino la conformità dei propri prodotti di consumo attraverso analisi chimiche dei PFAS.

I nostri esperti regolatory italiani possono aiutare le aziende ad avere una panoramica completa delle regolamentazioni vigenti nei paesi target, verificare la conformità dei fornitori della supply chain e fornire dei training ad hoc a seconda delle necessità dell’azienda.  

Il laboratorio italiano di Firenze, a partire da un testing plan ottimizzato, può eseguire analisi di laboratorio per misurare la presenza di PFAS nei prodotti i seguenti metodi analitici:

  • Test sulle liste target di PFAS con metodo di idrolisi
  • Analisi sulle liste target con metodo d’estrazione in metanolo
  • Prove sul contenuto totale di fluoro organico (total organic fluorine), che permette di quantificare tutte le sostanze organiche fluorurate presenti nei campioni.

I diversi metodi di prova possono essere utilizzati assieme, per dare una visione completa della conformità del prodotto alle diverse normative in vigore, o separatamente. A seconda del tipo di prodotto e del mercato o dei mercati in cui verrà commercializzato, i nostri esperti sono in grado di suggerire il testing plan adatto alle vostre esigenze.
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